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24.03.2012 - REDAZIONE

Sanremo: restaurate la "Porta" e le "Rive" di San Giuseppe

Ultimati i lavori di "restyling", due aree di grande importanza storica per la città matuziana sono state ora restituite allo sguardo dei sanremesi.

E' finalmente terminato il lungo restauro che nel rione della Pigna, nella Città Vecchia di Sanremo, ha restituito all'onor del mondo la Porta quattrocentesca di San Giuseppe, le omonime mura cioè la parte sommitale delle difese matuziane che direttamente si collegavano al Castello ora demolito, e le storiche Rive, cioè quel frequentato percorso che collega il nucleo antico della " Città dei Fiori" al sommitale ed amato Santuario della Madonna della Costa.

Più di un lustro fa, onde garantire l'incolumità dei cittadini erano state chiuse al pubblico passaggio giacchè interessate da un'importante frana. Risolto il movimento franoso, ripristinati i muretti di contenimento, restaurate le quattro edicole votive che vi sorgono, ripristinato l'antico selciato, sono state restituite alla città pronte ad accogliere nuovamente i viandanti e le processioni religiose che le hanno sempre percorse come quella imponente del Venerdì Santo.

Contemporaneamente sono stati restaurati gli storici battenti della Porta di San Giuseppe, coevi alla medesima, il caditoio che la sovrasta ed il tratto sommitale delle Mura finalmente liberate da quell'oscena selva di tibature e fili elettrici che le angustiavano. Il restauro, seguito dall'Assessore Comunale Solerio, è stato molto apprezzato non solamente dai sanremesi ma anche e soprattutto dai numerosi turisti che, quotidianamente, visitano la Pigna. Il lavoro eseguito sotto la supervisione dell'Architetto Giovanni Marsaglia e dell'Ufficio Tecnico del Comune matuziano è stato veramente egregio.

La Porta di San Giuseppe è forse la più conosciuta, sicuramente la più fotografata, tra le cinque ancora esistenti. Si ritiene,non a torto, che nel passato chi la controllava in pratica controllasse militarmente l'intera città, soprattutto a causa della sua vicinanza al Mastio superiore.In effetti nel 1753, ai tempi della ribellione del Comune di Sanremo alla Repubblica di Genova, gli armigeri del comandante genovese Agostino Pinelli vincendovi la debole ed anarchica difesa dei matuziani, mal armati ed ancora peggio guidati, entrarono trionfanti in Sanremo ove, dopo averla conquistata si abbandonarono ad ogni sorta di nefanda vendetta. Fu per ordine dello stesso Pinelli che il medioevale Castello superiore venne demolito, l'opera venne poi portata a termine dal terremoto del 1887, e fu costruito il Forte di Santa Tecla sul mare per controllare la città, includendovi il medioevale Mastio inferiore.        

SERGIO BAGNOLI


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