venerdì 7 giugno 2024
25.06.2012 - Alice Borutti

Mercurio, presidente del CoGeBa: "Zoccarato deve delle scuse ai gestori balneari"

Dopo la baruffa al Consiglio Comunale della settimana scorsa, conclusasi con la querela del primo cittadino nei confronti di Giacomo Mercurio per ingiurie, quest'ultimo chiede a nome dell'associazione che rappresenta, la Concessionari Gestori Balneari di Sanremo, le scuse di Zoccarato per aver dato loro dei "parassiti" in occasione della cerimonia di consegna della Bandiere Blu a 13 stabilimenti dell'Imperatrice.

Il primo cittadino infatti nel corso della cerimonia aveva raccontato di aver visto a palazzo Bellevue tra i manifestanti contro il rifacimento di piazza Colombo della settimana prima, una socia di Mercurio con un cartello recante la scritta "Sindaco vergognati", concludendo che avrebbe dovuto vergognarsi lei che come "altri parassiti hanno in gestione una spiaggia e pagano solo 3600 euro di canone l'anno".
Giacomo Mercurio, socio della cooperativa Prima Realtà, che gestisce la spiaggia dei Tre Ponti, ha spiegato come la categoria che rappresenta siano tutt'altro che parassiti, dal momento che pagano il massimo del canone fissato dallo Stato e che gestiscono e tengono in ordine le spiagge libere attrezzate a costo zero per il Comune.
Facendo un breve excursus nel passato, in origine esistevano solo 4 spiagge libere a Sanremo, l'Arenella, i Tre Ponti, l'Imperatrice e la spiaggia di Bussana. Nel 1978, grazie ad agevolazioni statali per i giovani disoccupati, si formò l'attuale cooperativa che gestisce i Tre Ponti, all'epoca il contratto con il Comune prevedeva che le spese per il ripascimento e la sicurezza dei bagnanti fossero a carico della stessa amministrazione comunale; con Antonio Sindoni Assessore nel 1985-6 si passò da 4 a 12 spiagge libere attrezzate e il servizio del bagnino fu caricato sulle spalle dei gestori, così come nel 1990 i gestori iniziarono a pagare il canone demaniale, che per legge non può essere più alto di quello che paga il Comune allo Stato. Arriviamo al 1995 quando il Sindaco Oddo, volendo conferire tutti i servizi a una controllata comunale, dette avvio alle gare d'appalto per il rinnovo delle gestioni con il ripascimento dell'arenile a carico dei vincitori. Attualmente a Sanremo ci sono 16 spiagge libere attrezzate.
"Non paghiamo solo 3600 euro l'anno per la stagione estiva dal 1 giugno al 15 settembre, ma paghiamo bagnini e altro personale, le attrezzature, la pulizia della spiaggia e dei servizi igienici, nonchè il ripascimento della sabbia che quest'anno è costato ben 40mila euro" ha spiegato Mercuri, "il tutto senza che il Comune ci dia un soldo, svolgiamo un servizio per la città, non può certo chiamarci parassiti".
"Chiedo le scuse del Sindaco, siamo gente che lavora e che in questi anni ha dato occupazione, ha valorizzato le spiagge e soprattutto abbiamo creato un modello imitato in tutta la Liguria" continua "parla di promuovere il turismo e invece ha offeso chi si è sempre dato da fare". 
E a proposito della valorizzazione delle spiagge abbandonate e degradate della città dei fiori, Mercurio racconta: "Nel mese di aprile di quest'anno come CoGeBa, FIBA Confesercenti, CNA balneatori, Oasi Confartigianato, abbiamo avuto un'incontro con il Sindaco per proporre, in cambio della proroga di altri 2 anni delle nostre gestioni che scadrebbero l'anno prossimo, di gestire la spiaggia ora abbandonata delle Banchette, sempre in zona Tre Ponti, facendo a loro spese il punto soccorso e la messa in sicurezza per 4 stagioni, dal 2012 al 2015. Ma Zoccarato ha definito la proposta "irricevibile" perchè non la riteneva una cosa importante tant'è che ha liquidato la faccendo con un "basta mettere un cartello", e questa sarebbe la politica per il turismo?", conclude poi: "Ci siamo offerti per risistemare una zona degradata di Sanremo e siamo stati trattati come degli approfittatori".
"L'aumento del canone demaniale è di competenza dello Stato visto che il canone va interamente nelle casse statali passando per quelle comunali, se l'Amministrazione Comunale non è contenta del nostro lavoro che vengano a vedere personalmente come teniamo le spiagge e che chiedano ai bagnanti che affollano l'arenile se sono soddisfatti o meno".


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