venerdì 19 aprile 2024
07.01.2013 - Donatella Lauria

Il naufragio dell'Ucflor: ...e quei numerosi viaggi "promozionali" finanziati dall'azienda?

Questa mattina un vertice deciderà il futuro dei 20 dipendenti del Mercato dei Fiori di Sanremo.

Il Mercato dei fiori di Sanremo sta per morire. Uno dei simboli che ha fatto conoscere il nome della città dei fiori nel mondo rischia di scomparire.

Ho lavorato all’Ucflor come responsabile della comunicazione dal 2001 al 2004. Cambiando settore e guardando la vicenda con il senno di ora, posso dire che mi sono salvata. Ora osservo la complicata situazione dall'esterno, ma non posso non porre alcune domande.

Che dire dei viaggi , molteplici e continui, che l’Ucflor organizzava in giro per il mondo? In media uno alla settimana: Usa, Canada, Inghilterra, Germania, Olanda. Minimo due dipendenti alla volta prendevano l’aereo e soggiornavano in alberghi per decine di giorni. Sono stata anche io in Canada per oltre 10 giorni. Con me c'erano due fioristi della Riviera e altri due colleghi. Quelle spese qualcuno le ha mai contestate? L'obiettivo era promuovere i fiori di Sanremo all’estero. E ora quei fiori sono appassiti. Era il 2004.

Ora nessuno si è fatto avanti per coprire il debito che ammonta a 500 mila euro. L'UCFLOR ha chiesto aiuto al Comune ma il bilancio pubblico non può garantire la copertura del "rosso".

Questa mattina si inizierà con un nuovo vertice in Comune tra il neo assessore Michele Pinzuti, i dirigenti dei settori interessati e i responsabili dell’Amaie, società partecipata che si è detta interessata a subentrare nella gestione della struttura di Valle Armea dopo la messa in liquidazione della cooperativa UcFlor. Tema dell’incontro a Palazzo Bellevue sarà appunto la convenzione che dovrebbe siglare il definitivo passaggio di consegne. Il 31 dicembre è comunque iniziato il passaggio di consegna del mercato dei fiori dall’UcFlor al Comune, che a sua volta dovrebbe cedere la gestione alla partecipata Amaie. Il nocciolo della questione restano i venti dipendenti UcFlor. Secondo indiscrezioni per l’Amaie sarebbero troppi. Secondo una normativa però all’azienda che subentra nella gestione del mercato sarebbe obbligata ad assumerli tutti. La questione è in corso di approfondimento anche con la consulenza di esperti giuslavoristi. Sempre per quanto riguarda il passaggio di personale l’altro nodo da sciogliere è il contratto di categoria. I dipendenti dell’ex IcFlor appartengono infatti al settore commercio e servizi, mentre i dipendenti Amaie al comparto acqua luce e gas.

 


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