L’annunciata querela dell’on. Claudio Scajola nei confronti di “Sanremonews” e de “Il Secolo XIX” è esemplificativa di un modo di fare politica arrogante e poco rispettoso delle opinioni altrui.

Le dichiarazioni del legale dell’on. Scajola lasciano presagire che il motivo del contendere sia il netto calo di popolarità del politico del PDL nella sua stessa città natale, annunciato dalle due suddette testate pochi giorni fa.

E’ davvero pretestuoso ipotizzare una denuncia per diffamazione, che non si ravvisa in nessuno degli articoli che si sono interessati al caso; infatti i giornalisti hanno semplicemente scritto delle opinioni, rispetto ad un presunto sondaggio commissionato non si sa bene da chi.

Già una dozzina di anni fa, Scajola e la sua “corte dei miracoli” (Barla, Bottini, Sappa Valfrè, Vignali, Saldo) avevano querelato gli allora Segretari provinciali del centrosinistra e i giornali che avevano riportato le parole “cupola di potere in Provincia di Imperia” dette durante una conferenza stampa; il risultato fu il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”.

Ora l’on. Scajola ci ricasca una seconda volta; ritengo che, anche nei momenti più bassi di una carriera o di un confronto politico, non si debba mai coercire il principio della libertà di stampa, cercando di intimidire con una querela i giornalisti, a cui, per questo increscioso episodio, va tutta la mia personale stima e solidarietà.

Quando compaiono articoli di stampa, anche duri e sgradevoli (ma non è sicuramente il caso in questione), che non si condividono si risponde a viso aperto argomentando le proprie posizioni; le querele sono una modalità d’azione molto lontano dall’agire politico in cui tutti dovremmo riconoscerci.

Giancarlo Manti

Consigliere regionale PD