lunedì 13 maggio 2024
28.07.2012 - Alice Borutti

Finanziamento ai partiti dimezzato, il PD chiede maggiore sobrietà

Finanziamento pubblico ai partiti, bilanci, spending review sono stati gli hot topics del dibattito di ieri sera alla Festa Democratica del PD a Bussana con un ospite d'eccezione, Antonio Misiani, tesoriere nazionale del PD.

Presenti tra il pubblico Isabella Sorgini, Assessore agli affari sociali del Comune di Savona e Antonella Rossi, dirigente nazionale del PD e presidente dell'Associazione Eva e Mario Calvino.

Un tema “al centro della politica da mesi in questa fase che si può dire la più difficile per il rapporto tra politica e cittadini” ha ricordato in apertura Misiani, citando il crollo dell'affluenza alle urne e l'antrata in crisi di PDL e Lega che “dominavano la scena dal 1994, ma anche il Pd ha perso voti rispetto alle Regionali, il Pd sta lavorando a un'alleanza tra moderati che superi questa crisi onde evitare situazioni di frammentazione politica come accaduto in Grecia”. Antonio Misiani è stato Assessore al Bilancio nel Comune di Bergamo, attualmente è tesoriere nazionale nel PD e deputato nella Commissione Bicamerale per il federalismo fiscale.

Tocca poi “l'anello debole del finanziamento ai partiti con i casi Lusi, Penati ma anche gli scandali della Lega” che ha danneggiato tantissimo l'immagine della politica davanti ai cittadini. E' stata appena approvata la riforma del finanziamento ai partiti, un segnale di distacco dal passato: resta il finanziamento pubblico ma dimezzato rispetto al passato e distribuito non indistintamente ma ai partiti che rispettano criteri di trasparenza e controllo, una normativa ispirata a quella tedesca, che ad oggi resta la più rigida in Europa, introducendo una componente legata anche alla capacità di autofinanziamento stesso “prenderanno finanziamenti i partiti veri, radicati sul territorio, che fanno tessere e che svolgono attività politica”. Purtroppo i media hanno prestato la massima attenzione agli scandali ma poca a questa riforma, lavoreremo nei prossimi mesi per informare i cittadini. Allo stesso modo il Pd chiede riduzione dei costi della politica evitando scelte demagogiche che penalizzano la democrazia, vedi il caso delle province, taglio del numero dei parlamentari, una politica sobria in grado di recuperare autorevolezza tra i cittadini”.

Segue l'intervento di Mario Robaldo, segretario cittadino PD Sanremo, “siamo soddisfatti della riforma del finanziamento ai partiti, la gente deve essere in grado di fare dei distinguo tra chi si impegna in politica per i cittadini e chi per farsi gli affari propri. Il PD deve essere un perno fondamentale per riportare la fiducia nella politica, noi lo faremo a livello locale e chiedo di non nascondersi più dietro a liste civiche ma far tornare le liste di partito, orgogliosi di farne parte”.

E riguardo la politica locale Andrea Gorlero ha ricordato gli scontri avuti in passato nella veste di segretario della Margherita avuti proprio con l'On Lusi sul finanziamento dei circoli “sono contento che ora si abbracci una maggior trasparenza, i comportamenti scorretti sono da isolare e soprattutto non sono più tollerabili”. E aggiunge :”non c'è solo il problema dei costi della politica in se ma la loro incidenza nei costi delle istituzioni, la spesa pubblica attualmente è fuori controllo con il proliferare dei centri di spesa. E' necessario procedere a una riforma in questo senso per diminuire la pressione fiscale, occorre un'inversione a 180°. Auspico che il Pd abbia sempre più comportamenti virtuosi e trasparenti per rispetto degli elettori. I tempi sono maturi per una presa di coscienza molto forte, con il coinvolgimento di tutti entrando in relazione con la società civile”.

Dario Biamonti del circolo di Sanremo ha sottolineato come “l'attenzione alla spesa in qualsiasi operazione sia la base per una vera riforma delle amministrazioni e per i partiti, ricordando la proposta di collegare il finanziamento pubblico direttamente all'autofinanziamento dei partiti. Basta con la malversazione e la dissipazione delle risorse perchè occorre stabilire un rapporto trasparente con i cittadini per difenderne gli interessi in modo diffuso, utilizzano il finanziamento per azioni concrete sul territorio”. Ma basta anche ai dirigenti che non conoscono a fondo come vengono utilizzati questi fondi, vedi Rutelli e le sue affermazioni di inconsapevolezza riguardo cosa stesse facendo Lusi, la certificazione del bilancio del Pd è solo il primo passo”. A settembre verrà presentato anche il bilancio sociale del partito.

“Il dimezzamento del finanziamento pubblico ai partiti ci porterà a fare la nostra spending review all'interno del partito, stiamo tagliando dal 50 al 60% le spese per attività politica e campagne di comunicazione, nel frattempo stiamo portando avanti un grande progetto per l'autofinanziamento, i partiti si erano come impigriti, ora saremo costretti a fare questo sforzo per trovare nuovi mezzi oltre alle iniziative che hanno fatto la storia della sinistra, come le feste, i dibattiti, gli incontri, diventeremo più professionali con uno sguardo a chi sa fare bene fund raising, perchè i cittadini torneranno a dare il loro contributo ai partiti che sentiranno loro vicini, il finanziamento privato però non dev'essere legato alle campagne personali, spesso presupposto dell'illegalità, ma ai partiti” ha concluso Misiani, attaccando le cene e le iniziative costosissime, autentici eccessi delle campagne elettorali, finalizzate a recuperare dei facili consensi negli elettori. 

 

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