giovedì 25 aprile 2024
09.05.2012 - Alice Borutti

Sanremo: IMU e tassa di soggiorno rischiano di distruggere il turismo

Dalle simulazioni di ConfCommercio per Imu e tassa di soggiorno emerge un quadro tragico che rischia di travolgere l'intera filiera turistica cittadina.

Oggi in conferenza stampa ConfCommercio e Federalberghi hanno presentato gli studi di settore con le simulazioni delle possibili forbici conseguenti l'applicazione dell'IMU e della tassa di soggiorno che il Comune di Sanremo pensa di introdurre.

L'associazione aveva chiesto al 16 di aprile un incontro con l'amministrazione comunale per discutere dell'aumento della tassazione IMU per le attività commerciali, ma non ha ricevuto risposta.

Igor Varnero, Presidente di FederAlberghi: "dopo che l'amministrazione si era impegnata con noi per non calcare la mano sull'aliquota IMU rispetto all'aliquota dell'ICI e per non introdurre la tassa di soggiorno,  veniamo a sapere che si parla di tassa di soggiorno e aumento dell'aliquota IMU nella bozza di bilancio e nella delibera di Giunta del 3 maggio.

Sono due tasse importanti che vanno a colpire il nostro settore. L'IMU introduce una rivalutazione forzosa del 20% per gli alberghi e del 60% per i negozi, già la Tarsu è aumentata e abbiamo assistito al taglio del calendario manifestazioni, che portava turisti. La città sta già subendo le conseguenze del calo delle presenze di più del 10%". 

Dalle simulazioni risulterebbe che un albergo 3 stelle di 50 camere che l'anno scorso aveva pagato circa 10 mila euro di ICI potrebbe nella peggiore delle ipotesi arrivare a pagare un'IMU di 26 mila e 500 euro (vedi tabelle allegate nelle immagini).

Continua Varnero: "se nei grandi alberghi si è ricorso alla cassa integrazione in deroga per non ridurre la stagionalità e per mantenere i posti di lavoro, siamo all'estremo e non siamo in grado di pagare ancora più tasse. Siamo al limite, la situazione degli alberghi più piccoli è drammatica, il personale è ridotto all'osso con il titolare che fa il portiere di notte e la moglie che rifà le camere, è insostenibile un aumento della tassazione, metterebbe tutto il settore alberghiero in ginocchio".

La tassa di soggiorno in via teorica ricadrebbe sul cliente ma in realtà non è così perchè il tasso di inflazione ad esempio in Germania è del 1,50 % mentre in Italia è del 3%,  non si possono aumentare di troppo i prezzi e poi sarebbe odioso mettere una tassa solo perchè un turista si reca in visita.  Ha un effetto recessivo e di allontanare i turisti, non è certo un volano per l'economia. 

L'importo previsto dall'amministrazione per la tassa di soggiorno va dagli 0,75 centesimi a 1 euro per stella, più alta della tassa di soggiorno a Roma, città che ha ben altri flussi turistici e che l'ha ridimensionata dopo la sua introduzione. Varnero ha quindi concluso con un lapidario: "rischiamo di uscire dal mercato".

Un albergo di 20 camere con gettito di 60 mila euro, deve rinunciare a un incasso da 29mila euro tra tassa di soggiorno e IMU.

Il bello è che nella stessa delibera di Giunta si prende atto dell'effetto implosivo che potrebbe avere l'introduzione della tassa di soggiorno e dell'IMU.

Gianni Ostanel, presidente di ConfCommercio: "chiediamo un'incontro urgente con tutta l'amministrazione e in particolar modo con il Sindaco perchè intervenga per non danneggiare il tessuto commerciale cittadino, chi ne farà le spese saranno i dipendenti e poi tutta la città perchè verrà a mancare lo sviluppo economico, senza lavoratori si ferma tutto il circolo economico e creerebbe un'emergenza sociale. Noi abbiamo sempre creduto nelle nostre imprese e vogliamo continuare a crederci e a tenerle aperte per lo sviluppo della nostra città."

In allegato le tabelle delle simulazioni elaborate da ConfCommercio e FederAlberghi e la delibera di Giunta del 3 maggio.

 

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