venerdì 19 aprile 2024
29.01.2013 - V.G.

Processo Spi.Ga: “Cocaina e hashish sottovuoto come i salumi”

E’ proseguito stamane presso il Tribunale di Sanremo il processo a carico del gruppo accusato a vario titolo di estorsione, spaccio e usura. Hanno continuato a deporre i testi d’accusa, tra loro il Maresciallo Camplese e la moglie di una delle vittime del giro d’usura.

Dopo le prime scaramucce avanti al Collegio (presieduto dalla dott.ssa Bonsignorio) tra il Procuratore Cavallone e l’Avv.Bosio (collegio di difesa Burlo, Ritzu e Bosio) circa la necessità o meno che il perito venisse a relazionare sulle difficoltà incontrate in alcuni punti nel trascrivere le intercettazioni, ha deposto in oggi la moglie marocchina di O.H. il panettiere arabo che la scorsa udienza aveva affermato di essersi rivolto allo Spirlì per ottenere un prestito in danaro stante la difficoltà economica in cui versava la sua azienda panificatrice.

La moglie ha, nella sostanza (pur con alcune incertezze), confermato la versione del marito: “circa tre anni fa mio marito chiese Euro 5.000 alla Spirlì, avrebbe dovuto poi restituire Euro 9.000. La crisi ci stava strangolando, non riuscivamo a pagare i fornitori; non riuscendo ad appianare il debito abbiamo ricevuto minacce e mio marito è stato anche malmenato”. La teste riferiva altresì della vendita di una automobile Mercedes per Euro 15.000 circa al medesimo Spirlì.

Deponevano quindi altri investigatori che a cavallo del 2010 e 2011 avevano posto in essere il corposo numero di intercettazioni ambientali e pedinamenti a carico del gruppo; chiamati come testi a ricostruire i passaggi "nodali" delle vicende. Tra questi il Maresciallo Camplese del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Imperia, il quale riferiva come gli spostamenti del gruppo avvenissero tra Ventimiglia e Sanremo, con i clienti del giro degli stupefacenti: “Nel pedinamento del 26.09.2010 vedemmo un passaggio di mano di cocaina e hashish avvolti e incelofanati sottovuoto come si usa con i salumi”.

Il processo è stato poi nuovamente aggiornato.

L'udienza si è svolta al primo piano del Tribunale sanremese (aula normalmente deputata alle udienze civili) poichè i microfoni delle aule penali vere e proprie sono ancora "fuori uso".

Accanto a Filippo Spirlì (39 anni) nelle vesti di imputati: la moglie Angela Versace (anni 40), Bruno Mezzatesta (34), Antonio Carbone (50), Girolamo Magnoli (20), Nicola Pecorelli (34) e Karim Bellifa (32).

L'operazione Spi.ga fu un intervento in "grande stile" posto in essere a Giugno 2011 dagli investigatori e che portò all'esecuzione immediata di dodici misure di custodia cautelare. A destare particolare impressione all'epoca fu che l'operazione si concentrò sul borgo della città Alta di Ventimiglia, considerata secondo l'accusa, il crocevia dei traffici del "clan".


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