Massimo Capurro (cancelliere) e Antonio De Felice (avvocato) compariranno stamane avanti al Gip della Procura di Torino per il primo interrogatorio di garanzia in merito ai fatti che Lunedì scorso hanno determinato lo scattare delle manette ai loro polsi.

Per entrambi la Procura parla di peculato, ovvero avrebbero trattenuto, per sè, beni (quadri, specchi, argenterie e preziosi vari) appartenenti a persone soggette alla loro curatela in quanto incapaci di intendere e di volere.

L'inchiesta rappresenta un ulteriore filone di indagine rispetto a quella a carico del Giudice Gianfranco Boccalatte che nelle sue funzioni di Giudice e Presidente presso il Tribunale di Sanremo (dove operavano per l'appunto, sia Capurro che De Felice) avrebbe agevolato questi "meccanismi" di curatele a favore dei professionisti arrestati.